le fonti
andando alla fonti
la nascita di Michelangelo risulta essere avvenuta
in Casentino,
vicino al Sasso della Verna e quindi è Chiusi,
oggi' Chiusi della Verna '
e VASARI
Da’ Vita di Michelangelo Buonarroti' ( seconda edizione )
Nacque dunque un figliuolo sotto fatale e felice stella nel Casentino, di onesta e nobile donna, l’anno 1474 a Lodovico di Lionardo Buonarroti Simoni disceso, secondo che si dice, della nobilissima et antichissima famiglia de’ conti di Canossa.
Al quale Lodovico, essendo podestà quell’anno del castello di Chiusi e Caprese, vicino al Sasso della Verna, dove San Francesco ricevè le stimmate, diocesi aretina, nacque dico un figliuolo, il sesto dì di marzo, la domenica intorno all’otto ore di notte, al quale pose il nome Michelagnolo, perché non pensando più oltre, spirato da un che di sopra volle inferire costui essere cosa celeste e divina, oltre all’uso mortale, come si vidde poi nelle figure della natività sua, avendo Mercurio, e Venere in seconda, nella casa di Giove, con aspetto benigno ricevuto, il che mostrava che si doveva vedere ne’ fatti di costui, per arte di mano e d’ingegno, opere maravigliose e stupende
Da’ Vita di Michelangelo Buonarroti' ( seconda edizione )
Nacque dunque un figliuolo sotto fatale e felice stella nel Casentino, di onesta e nobile donna, l’anno 1474 a Lodovico di Lionardo Buonarroti Simoni disceso, secondo che si dice, della nobilissima et antichissima famiglia de’ conti di Canossa.
Al quale Lodovico, essendo podestà quell’anno del castello di Chiusi e Caprese, vicino al Sasso della Verna, dove San Francesco ricevè le stimmate, diocesi aretina, nacque dico un figliuolo, il sesto dì di marzo, la domenica intorno all’otto ore di notte, al quale pose il nome Michelagnolo, perché non pensando più oltre, spirato da un che di sopra volle inferire costui essere cosa celeste e divina, oltre all’uso mortale, come si vidde poi nelle figure della natività sua, avendo Mercurio, e Venere in seconda, nella casa di Giove, con aspetto benigno ricevuto, il che mostrava che si doveva vedere ne’ fatti di costui, per arte di mano e d’ingegno, opere maravigliose e stupende
ASCANIO CONDIVIda ‘ Vita di Michelangelo’
Di tal casata adunque nacque Michelagnolo, il cui Padre si chiamò Lodovico di Lionardo Buonarroti Simoni, huomo religioso et buono, et piu tosto d’antichi costumi che nò. Il qual essendo Potestà di Chiusi et di Caprese nel Casentino, hebbe questo figliuolo, l’anno della salute nostra 1474 il di sesto di Marzo, quattro hore inanzi giorno, in lunedi. Gran natività certamente, et che gia dimostrava, quanto dovessi essere il fanciullo, et di quanto ingegno, percio che havendo Mercurio con Venere in seconda, nella casa di Giove ricevuto con benigno aspetto, prometteva quel che è poi seguito. che tal parto dovessi essere, di nobile et alto ingegno, da riuscire universalmente in qualunque impresa, ma principalmente in quelle arti, che delettano il senso, come Pittura, Scultura, Architettura. Finito il tempo dell’ufficio, il padre sene tornò a Firenze, et lo dette à balia in una villa detta Settignano, vicina alla Città tre miglia, dove anchor’ hanno una possessione, che fu delle prime cose, che in quel paese M.Simone da Canossa comprasse
Di tal casata adunque nacque Michelagnolo, il cui Padre si chiamò Lodovico di Lionardo Buonarroti Simoni, huomo religioso et buono, et piu tosto d’antichi costumi che nò. Il qual essendo Potestà di Chiusi et di Caprese nel Casentino, hebbe questo figliuolo, l’anno della salute nostra 1474 il di sesto di Marzo, quattro hore inanzi giorno, in lunedi. Gran natività certamente, et che gia dimostrava, quanto dovessi essere il fanciullo, et di quanto ingegno, percio che havendo Mercurio con Venere in seconda, nella casa di Giove ricevuto con benigno aspetto, prometteva quel che è poi seguito. che tal parto dovessi essere, di nobile et alto ingegno, da riuscire universalmente in qualunque impresa, ma principalmente in quelle arti, che delettano il senso, come Pittura, Scultura, Architettura. Finito il tempo dell’ufficio, il padre sene tornò a Firenze, et lo dette à balia in una villa detta Settignano, vicina alla Città tre miglia, dove anchor’ hanno una possessione, che fu delle prime cose, che in quel paese M.Simone da Canossa comprasse